PCTO Lecco

PCTO per le scuole di Brescia

Cosa c’entra un giardino storico con la fisica? E, ancora più sorprendentemente: cosa c’entra la fisica con gli odori?
Sono alcune delle domande al centro del percorso PCTO “Un giardino storico: dal passato nel futuro. Le scienze in supporto ai beni culturali”, organizzato da CNR-ICMATE in collaborazione con il Liceo Scientifico e Musicale G.B. Grassi di Lecco e la Casa Museo Villa Monastero.

Svoltosi da febbraio ad aprile 2025 presso il Polo CNR di Lecco, il progetto ha coinvolto studentesse e studenti in un viaggio interdisciplinare tra scienza, storia, botanica e conservazione del patrimonio culturale.
L’obiettivo? Capire come la ricerca scientifica – anche quella apparentemente più lontana dal mondo dei beni culturali – possa contribuire alla loro tutela e valorizzazione.

Tra i tanti temi affrontati nel corso degli incontri (dalla botanica all’analisi dei materiali, dalla conservazione degli edifici storici al ruolo dei musei nella società di oggi), anche il CNR-INO ha portato il suo contributo con un’attività dal titolo provocatorio: “La scienza: cosa c’entra la fisica con gli odori?”, tenutasi il 25 marzo 2025.

Durante l’incontro, le ragazze e i ragazzi del liceo hanno scoperto che l’olfatto, uno dei sensi più antichi e affascinanti, può diventare anche uno strumento scientifico grazie alla fisica e alla tecnologia.
A partire dal funzionamento del sistema olfattivo umano, il team del CNR-INO ha mostrato come i principi della fisica, la scienza dei materiali e le nanotecnologie vengano messi a frutto per costruire nasi elettronici: dispositivi in grado di rilevare odori e gas nell’ambiente con sensibilità e selettività sempre maggiori.

Questi strumenti possono rivelarsi preziosi anche in ambito culturale: ad esempio per monitorare la qualità dell’aria nei musei, identificare segnali precoci di degrado nei materiali storici o analizzare l’atmosfera di un giardino per comprenderne l’evoluzione nel tempo.
Ma per trasformare i segnali raccolti dai sensori in informazioni utili serve qualcosa in più: l’intelligenza artificiale, che nel naso elettronico ricopre il ruolo che nel nostro corpo spetta al cervello, interpretando i dati per riconoscere odori, anomalie e variazioni.

L’esperienza ha stimolato curiosità, domande e riflessioni, mettendo in luce il potenziale della scienza come ponte tra passato e futuro. Anche grazie a strumenti inaspettati come un naso elettronico.

Per approfondire il progetto: https://grassilecco.edu.it/pcto-un-giardino-storico/

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